Trama:
È il 9 novembre quando, durante un pranzo con il padre,
Fallon incontra Ben per la prima volta. È un giorno speciale per lei, non solo
perché sta per trasferirsi da Los Angeles a New York, ma anche perché ricorre
l’anniversario dell’evento che ha segnato per sempre la sua vita, il terribile
incendio che le ha lasciato cicatrici su gran parte del corpo, impedendole di
continuare la sua carriera da attrice. Contro ogni previsione, la conoscenza
tra i due si trasforma subito in qualcosa di più, ma Fallon sta per partire e
sembra esserci tempo solo per il rimpianto. Come per strappare al destino
quell’inevitabile separazione, Ben le promette allora che scriverà un romanzo
su di loro, proponendole di ritrovarsi il 9 novembre di ogni anno, fino a che
non ne compiranno ventitré. È così che ogni 9 novembre i due protagonisti aggiungono
un nuovo capitolo alla loro storia, finché qualcosa non arriva a sconvolgere le
loro promesse e a mettere alla prova i loro sentimenti, tra i dubbi di Fallon e
le mezze verità di Ben.
[Fonte: Amazon]
Innanzitutto vi lascio il link della canzone che ha ispirato questa mia recensione. Vi consiglio di ascoltarla durante la lettura, poichè molto adatta clicca qui
La scrittura della Hoover non è esattamente il mio genere.
Io, infatti, preferisco i mallopponi datati 1600 o che usano un linguaggio in
disuso da quella data. Dunque una modalità di scrittura come quella di questa
autrice: semplice e scorrevole, di solito non mi cattura e mi ritrovo alla fine
del libro senza aver ricevuto niente dalla storia. [Inizio ironia] Non sto dicendo questo per dare
l’idea che io mi ritenga più intelligente delle persone che leggono questi
libri - anche se in realtà può capitare che io mi ritenga più intelligente di alcune
persone, ma sono altri i motivi che me lo fanno pensare- [Fine ironia] ma semplicemente per
spiegare che le premesse non sembravano ottime.
Ho iniziato così a leggerlo con un’espressione contrariata. Più
o meno come quella del/la tipico/a italiano/a mentre guarda le video ricette di
Tasty. Nel corso del libro però, pur mantenendo la stessa espressione perché
esternamente dovevo preservare la mia dignità, ho iniziato ad appassionarmi
sempre di più alla storia. Preciso che stiamo parlando di un romanzo per
ragazzi/e quindi sì la storia è interessante, ma interessante del tipo che se
hai un paio di giornate libere e hai già visto tutti gli episodi di “Ulisse – il
piacere della scoperta”, questo può essere un valido modo per rilassare un po’
il cervello senza pentirsene. Oltre alla trama, un altro elemento di spicco del
libro sono i protagonisti. Generalmente infatti, in questa tipologia di
romanzo, io mi affeziono molto di più ai personaggi secondari poiché i
protagonisti sono estremamente stereotipati: lei di solito è la ragazza della
porta accanto, perfetta anche da struccata e con addosso una tshirt e i capelli
raccolti in una coda spettinata – a quanto pare le protagoniste riescono sempre
a ricreare questo effetto sexy con i capelli che poi provi a riprodurlo tu e l’unico
effetto che ottieni è “gattara dei Simpson” – e fa comunque impazzire tre
quarti della popolazione maschile. Mentre lui è sempre il ragazzo più burbero
della città, finché non incontra tshirt e coda spettinata che, una volta tolti
gli occhiai e slegati i capelli, diventa una bellezza allucinante e lui per
portarsela a letto inizia con la manfrina della vita triste che lo ha portato a
essere così, quando in realtà lui – come Barbara D’Urso- fa tutto col cuore. Ho
dunque apprezzato l’aver provato a sdoganare questi stereotipi. Anche se per
uno stereotipo superato ce n’è un altro in cui sono caduti, ovvero la tematica
della disgrazia. Fortunatamente però non è una malattia, altrimenti avrei
chiuso il libro, aperto la finestra, e scagliato l’oggetto del demonio di
sotto. Torniamo però ai nostri due protagonisti. Mi sono piaciuti davvero
molto, anche se un appunto lo devo fare. Accetto come verosimili molte
situazioni nei libri: accetto persone che usano la magia, persone che spiccano
il volo, persone che camminano sui muri, ma questi due che hanno sempre la
risposta sarcastica pronta, no. Insomma, nemmeno io che sono costituita per il
70% di sarcasmo ci riesco, com’è possibile che loro sì? No, signori e signore,
io non accetto che esistano persone più simpatiche e brillanti di me. E no, non
mi interessa che si tratti di personaggi fittizi.
Stando nell’ambito del sarcasmo, di cui questo libro è
pregno, c’è un altro elemento che mi ha piacevolmente colpito, ovvero lo schernire
le tipiche frasi a effetto dei romanzi rosa: come per esempio “io e te tre
metri sopra il cielo”, oppure “io non faccio l’amore, io scopo forte”. E la
domanda che si pongono i due protagonisti e che io pongo a voi è se sia davvero
possibile che nel corso dell’atto sessuale o durante un limone, a una delle due
persone coinvolte passi per la testa di uscirsene in questo modo senza che
partano in sottofondo le risate pre registrate delle commedie degli anni 90.
In conclusione dunque non mi sono pentita di aver letto
questo libro, ed è già una gran cosa, e mi è addirittura piaciuto. Certo, non
apparirà nella mia top 5 dei libri preferiti, e nemmeno nella top 10, però se
vi piacciono i libri scorrevoli e abbastanza leggeri ve lo consiglio
assolutamente. Insomma, qui c’è addirittura una trama.
Per chi invece l’ha già letto cosa ne pensate? E’ il primo
libro della Hoover che leggo, voi ne avete letti altri? Quali?
A presto,
Frè.
Ma io ti adoro! Ma dove sei stata per tutto questo tempo, dove!?
RispondiEliminaNeanch'io apprezzo molto i personaggi stereotipati con le loro storie tutte uguali e se c'è di mezzo una malattia di mezzo inizio a storcere il naso e inizio a lamentarmi! Va bene per un libro o due, ma sempre?!!? E basta!
Comunque sono felice che questo libro ti sia piaciuto! :)
Grazie infinite, detto da te il cui blog seguo e amo è tantissimo!
RispondiEliminaInfatti, ultimamente va un sacco di moda il parlare di malattie più o meno gravi e a una certa anche basta ecco.
Ciao Giulia! Bellissima la tua recensione!
RispondiEliminaSono contenta che il libro ti sia piaciuto. Io in genere adoro i libri della Hoover, con questo però ho avuto qualche sorpresina non troppo gradita.
Ben e Fallon sono stupendi, soprattutto lui che, per buona parte del libro, mi ha fatto ridere come una matta.
Ciao! Grazie mille, sono davvero felice ti sia piaciuta.
EliminaNon troppo gradita in che senso? Gli altri suoi libri sono diversi?
Anche io come te ero molto scettica sulla lettura di questo mese, ma alla fine mi ha conquistata e per essere un romanzo d'amore direi che è un mega passo avanti..forse sto diventando grande, chissà! Comunque, ho adorato la tua recensione, metto subito il follow perchè sei fantastica!
RispondiEliminaMa grazie infinite!
EliminaInfatti, è una storia tenera ma non troppo sdolcinata quindi è molto più godibile delle solite.