venerdì 10 febbraio 2017

Blog Tour "Dream-Patti D'Amore" - Karina Halle - "Maria finisce male, te lo dico subito"





Il libro “Dream-Patto d’amore” (la cui recensione arriverà a breve, ovvero tra un periodo di tempo che va da domani al prossimo anno) ruota principalmente attorno al rapporto tra i due protagonisti: Linden e Stephanie. Tra loro, infatti, c’è una grande amicizia che però nasconde qualcosa di più. E’ chiaro sin dall’inizio che tra i due c’è un’attrazione fisica e sentimentale molto più forte. La tematica dei migliori amici che si innamorano è un argomento ampliamente sviluppato nel mondo cinematografico, televisivo e letterario. Ho deciso così, nella mia tappa di questo blogtour, di porre l’attenzione su due coppie che ricalcano questa tipologia di rapporto.
Premetto che gli esempi di cui parlerò sono per intellettuali, quale io infatti sono. Quindi probabilmente rimarrete stupiti dalla quantità di cultura che troverete in questo post, vi capisco, però non posso fare sempre la cazzara. 

Le coppie di cui sto parlando infatti sono: Joey Potter e Pacey Witter di Dawson’s Creek e Dylan Harper e Jamie Rellis di Amici di letto. 

Ci avevate creduto?


Joey Potter e Pacey Witter


Prima di entrare nel dettaglio di questa coppia, devo fare una premessa (sì un’altra): se non conoscete questi due personaggi, seguite i passaggi che trovate qui sotto.

  •      Andate al supermercato a comprarvi del cibo. Per orientarvi sulla quantità, immaginate venga annunciata un invasione zombie e siete dunque costretti/e a rimanere chiusi in casa fino a data da destinarsi;

  •   Sbarrate la porta e le finestre della vostra stanza. Il giorno e la notte sono solo delle convenzioni sociali, non dobbiamo dipendere da loro;
  •   Accendete il computer e digitate “Dawson’s Creek streaming”. Non posso consigliarvelo perchè è illegale?

  •   Togliete le sbarre dalla porta e dalle finestre. Uscite nuovamente di casa e recatevi in un negozio di dvd, e chiedete il cofanetto di Dawson’s Creek;

-                   Ah nella vostra città non lo vendono?
-                   Sentite, fate come vi pare basta che vi procuriate questo telefilm che io devo andare avanti con il post che sto scrivendo da due ore e non ho ancora detto niente;

Scrivere la premessa del post più lunga del post stesso era una cosa che ancora mi mancava.

Ma torniamo a noi. Anzi a loro, ora che li conosciamo tutti/e. Il rapporto tra i due è molto profondo. Sono un credo, una filosofia, un capolavoro. Qualunque parola io dica su di loro, sarebbe comunque poca e non gli renderebbe giustizia. Così, fiduciosa che voi avete appena passato l’ultimo mese in casa a guardarvi il telefilm o i fan video sulla coppia, semplifico un po’ il tutto. Inizialmente la loro relazione è puramente amichevole. Lei è, infatti, la storica ragazza del suo migliore amico e la loro relazione sembra destinata all’eternità. E’ una relazione del tipo che se avessero avuto facebook avrebbero entrambi messo “fidanzato/a ufficialmente” e probabilmente avrebbero anche avuto il profilo di coppia. Dunque con che coraggio una persona si potrebbe frapporre tra due che hanno il profilo di coppia? Eh? Chiaramente quindi nemmeno Pacey lo fa. La storia tra Joey e Dawson è talmente un istituzione che Pacey nemmeno riflette sui suoi sentimenti nei confronti della ragazza. Fino al momento in cui si trova coinvolto in alcune situazioni con Joey che gli insinuano il dubbio. E così, dopo averci riflettuto, dopo 3 stagioni, dopo 51 episodi e dopo qualche piantino di Dawson Leery, abbiamo finalmente il primo bacio tra i due. Chiaramente da quel giorno in poi, il Primo Marzo –ovvero il giorno della messa in onda dell’episodio in America- è festa mondiale. Bottiglie di champagne stappate, trenini, scambi di regali. Il mondo era in subbuglio. E ciò che ha scatenato tutto ciò, oltre alla bellezza di questi due personaggi, è stato il modo in cui è stato costruito il loro rapporto. Una costruzione lenta, che ci ha reso partecipi di tutto. Abbiamo assistito ai cambiamenti della loro relazione come se fossero dei nostri amici. E, tutte queste bellissime emozioni le abbiamo vissute senza dover abbandonare il nostro letto. Splendido, no?

La seconda coppia di cui vi parlo, come precedentemente detto, arriva direttamente da quel capolavoro cinematografico che è amici di letto. Io ve l’ho detto che nel mio blog si parla della cultura quella vera.
Dylan Harper e Jamie Rellis. 


Anche in questo caso si tratta di un’amicizia che piano piano diventa amore. Loro due però si differenziano da Joey e Pacey. La differenza principale è che qui il cambiamento avviene più in fretta perché questo è un film, mentre l’altro era un telefilm. 
 Ah questa non la devo mettere tra le differenze perché non ha senso? Ah ok.

C’è un’altra differenza però e cioè che loro inziano come amici, certo, ma amici di letto. Scusate per questo gioco di parole di altissimo livello, non lo farò più. Dunque fanno questo patto in cui, amici amici, ma vanno a letto insieme. Chiaramente dal momento esatto in cui decidono questa cosa, si capisce esattamente come finirà. Non solo perché le commedie americane non sono famose per la loro originalità, ma anche perché c’è un evidente attrazione fisica tra i due, che si somma al trovarsi bene uno/a con l’altra/o. Il film e i due personaggi in sé sono comunque molto interessanti. In particolare ciò che mi ha colpito è l’inizio della loro relazione. Rapportandosi come amici, anche nel momento dell’atto sessuale, c’è molta onestà tra i due. Non c’è la paura di sfigurare, dunque non ci si vergogna di raccontarsi e di esprimere ciò che piace e ciò che invece non piace. E trovo che questo sia un grande insegnamento. Una volta scoperte tutte queste cose c’è più tranquillità nel relazionarsi all’altro. E questa è una cosa che a volte all’inizio, tra due persone che si stanno frequentando, manca. Oltre a questa morale ne ho anche colta un'altra, che è la seguente: se sei il/la protagonista di una commedia americana, e fai un patto di questo tipo, devi già immaginare come andrà a finire. 

E così anche stavolta il post ce lo siamo portati/e a casa. Brava Frè. 

A presto, amici e amiche.
Frè.

mercoledì 1 febbraio 2017

Recensione "November 9" - Colleen Hoover



Trama: 
 È il 9 novembre quando, durante un pranzo con il padre, Fallon incontra Ben per la prima volta. È un giorno speciale per lei, non solo perché sta per trasferirsi da Los Angeles a New York, ma anche perché ricorre l’anniversario dell’evento che ha segnato per sempre la sua vita, il terribile incendio che le ha lasciato cicatrici su gran parte del corpo, impedendole di continuare la sua carriera da attrice. Contro ogni previsione, la conoscenza tra i due si trasforma subito in qualcosa di più, ma Fallon sta per partire e sembra esserci tempo solo per il rimpianto. Come per strappare al destino quell’inevitabile separazione, Ben le promette allora che scriverà un romanzo su di loro, proponendole di ritrovarsi il 9 novembre di ogni anno, fino a che non ne compiranno ventitré. È così che ogni 9 novembre i due protagonisti aggiungono un nuovo capitolo alla loro storia, finché qualcosa non arriva a sconvolgere le loro promesse e a mettere alla prova i loro sentimenti, tra i dubbi di Fallon e le mezze verità di Ben. 
[Fonte: Amazon]


Innanzitutto vi lascio il link della canzone che ha ispirato questa mia recensione. Vi consiglio di ascoltarla durante la lettura, poichè molto adatta clicca qui

La scrittura della Hoover non è esattamente il mio genere. Io, infatti, preferisco i mallopponi datati 1600 o che usano un linguaggio in disuso da quella data. Dunque una modalità di scrittura come quella di questa autrice: semplice e scorrevole, di solito non mi cattura e mi ritrovo alla fine del libro senza aver ricevuto niente dalla storia. [Inizio ironia] Non sto dicendo questo per dare l’idea che io mi ritenga più intelligente delle persone che leggono questi libri - anche se in realtà può capitare che io mi ritenga più intelligente di alcune persone, ma sono altri i motivi che me lo fanno pensare- [Fine ironia] ma semplicemente per spiegare che le premesse non sembravano ottime.
Ho iniziato così a leggerlo con un’espressione contrariata. Più o meno come quella del/la tipico/a italiano/a mentre guarda le video ricette di Tasty. Nel corso del libro però, pur mantenendo la stessa espressione perché esternamente dovevo preservare la mia dignità, ho iniziato ad appassionarmi sempre di più alla storia. Preciso che stiamo parlando di un romanzo per ragazzi/e quindi sì la storia è interessante, ma interessante del tipo che se hai un paio di giornate libere e hai già visto tutti gli episodi di “Ulisse – il piacere della scoperta”, questo può essere un valido modo per rilassare un po’ il cervello senza pentirsene. Oltre alla trama, un altro elemento di spicco del libro sono i protagonisti. Generalmente infatti, in questa tipologia di romanzo, io mi affeziono molto di più ai personaggi secondari poiché i protagonisti sono estremamente stereotipati: lei di solito è la ragazza della porta accanto, perfetta anche da struccata e con addosso una tshirt e i capelli raccolti in una coda spettinata – a quanto pare le protagoniste riescono sempre a ricreare questo effetto sexy con i capelli che poi provi a riprodurlo tu e l’unico effetto che ottieni è “gattara dei Simpson” – e fa comunque impazzire tre quarti della popolazione maschile. Mentre lui è sempre il ragazzo più burbero della città, finché non incontra tshirt e coda spettinata che, una volta tolti gli occhiai e slegati i capelli, diventa una bellezza allucinante e lui per portarsela a letto inizia con la manfrina della vita triste che lo ha portato a essere così, quando in realtà lui – come Barbara D’Urso- fa tutto col cuore. Ho dunque apprezzato l’aver provato a sdoganare questi stereotipi. Anche se per uno stereotipo superato ce n’è un altro in cui sono caduti, ovvero la tematica della disgrazia. Fortunatamente però non è una malattia, altrimenti avrei chiuso il libro, aperto la finestra, e scagliato l’oggetto del demonio di sotto. Torniamo però ai nostri due protagonisti. Mi sono piaciuti davvero molto, anche se un appunto lo devo fare. Accetto come verosimili molte situazioni nei libri: accetto persone che usano la magia, persone che spiccano il volo, persone che camminano sui muri, ma questi due che hanno sempre la risposta sarcastica pronta, no. Insomma, nemmeno io che sono costituita per il 70% di sarcasmo ci riesco, com’è possibile che loro sì? No, signori e signore, io non accetto che esistano persone più simpatiche e brillanti di me. E no, non mi interessa che si tratti di personaggi fittizi.
Stando nell’ambito del sarcasmo, di cui questo libro è pregno, c’è un altro elemento che mi ha piacevolmente colpito, ovvero lo schernire le tipiche frasi a effetto dei romanzi rosa: come per esempio “io e te tre metri sopra il cielo”, oppure “io non faccio l’amore, io scopo forte”. E la domanda che si pongono i due protagonisti e che io pongo a voi è se sia davvero possibile che nel corso dell’atto sessuale o durante un limone, a una delle due persone coinvolte passi per la testa di uscirsene in questo modo senza che partano in sottofondo le risate pre registrate delle commedie degli anni 90.
In conclusione dunque non mi sono pentita di aver letto questo libro, ed è già una gran cosa, e mi è addirittura piaciuto. Certo, non apparirà nella mia top 5 dei libri preferiti, e nemmeno nella top 10, però se vi piacciono i libri scorrevoli e abbastanza leggeri ve lo consiglio assolutamente. Insomma, qui c’è addirittura una trama.
Per chi invece l’ha già letto cosa ne pensate? E’ il primo libro della Hoover che leggo, voi ne avete letti altri? Quali?

A presto,
Frè.