mercoledì 1 febbraio 2017

Recensione "November 9" - Colleen Hoover



Trama: 
 È il 9 novembre quando, durante un pranzo con il padre, Fallon incontra Ben per la prima volta. È un giorno speciale per lei, non solo perché sta per trasferirsi da Los Angeles a New York, ma anche perché ricorre l’anniversario dell’evento che ha segnato per sempre la sua vita, il terribile incendio che le ha lasciato cicatrici su gran parte del corpo, impedendole di continuare la sua carriera da attrice. Contro ogni previsione, la conoscenza tra i due si trasforma subito in qualcosa di più, ma Fallon sta per partire e sembra esserci tempo solo per il rimpianto. Come per strappare al destino quell’inevitabile separazione, Ben le promette allora che scriverà un romanzo su di loro, proponendole di ritrovarsi il 9 novembre di ogni anno, fino a che non ne compiranno ventitré. È così che ogni 9 novembre i due protagonisti aggiungono un nuovo capitolo alla loro storia, finché qualcosa non arriva a sconvolgere le loro promesse e a mettere alla prova i loro sentimenti, tra i dubbi di Fallon e le mezze verità di Ben. 
[Fonte: Amazon]


Innanzitutto vi lascio il link della canzone che ha ispirato questa mia recensione. Vi consiglio di ascoltarla durante la lettura, poichè molto adatta clicca qui

La scrittura della Hoover non è esattamente il mio genere. Io, infatti, preferisco i mallopponi datati 1600 o che usano un linguaggio in disuso da quella data. Dunque una modalità di scrittura come quella di questa autrice: semplice e scorrevole, di solito non mi cattura e mi ritrovo alla fine del libro senza aver ricevuto niente dalla storia. [Inizio ironia] Non sto dicendo questo per dare l’idea che io mi ritenga più intelligente delle persone che leggono questi libri - anche se in realtà può capitare che io mi ritenga più intelligente di alcune persone, ma sono altri i motivi che me lo fanno pensare- [Fine ironia] ma semplicemente per spiegare che le premesse non sembravano ottime.
Ho iniziato così a leggerlo con un’espressione contrariata. Più o meno come quella del/la tipico/a italiano/a mentre guarda le video ricette di Tasty. Nel corso del libro però, pur mantenendo la stessa espressione perché esternamente dovevo preservare la mia dignità, ho iniziato ad appassionarmi sempre di più alla storia. Preciso che stiamo parlando di un romanzo per ragazzi/e quindi sì la storia è interessante, ma interessante del tipo che se hai un paio di giornate libere e hai già visto tutti gli episodi di “Ulisse – il piacere della scoperta”, questo può essere un valido modo per rilassare un po’ il cervello senza pentirsene. Oltre alla trama, un altro elemento di spicco del libro sono i protagonisti. Generalmente infatti, in questa tipologia di romanzo, io mi affeziono molto di più ai personaggi secondari poiché i protagonisti sono estremamente stereotipati: lei di solito è la ragazza della porta accanto, perfetta anche da struccata e con addosso una tshirt e i capelli raccolti in una coda spettinata – a quanto pare le protagoniste riescono sempre a ricreare questo effetto sexy con i capelli che poi provi a riprodurlo tu e l’unico effetto che ottieni è “gattara dei Simpson” – e fa comunque impazzire tre quarti della popolazione maschile. Mentre lui è sempre il ragazzo più burbero della città, finché non incontra tshirt e coda spettinata che, una volta tolti gli occhiai e slegati i capelli, diventa una bellezza allucinante e lui per portarsela a letto inizia con la manfrina della vita triste che lo ha portato a essere così, quando in realtà lui – come Barbara D’Urso- fa tutto col cuore. Ho dunque apprezzato l’aver provato a sdoganare questi stereotipi. Anche se per uno stereotipo superato ce n’è un altro in cui sono caduti, ovvero la tematica della disgrazia. Fortunatamente però non è una malattia, altrimenti avrei chiuso il libro, aperto la finestra, e scagliato l’oggetto del demonio di sotto. Torniamo però ai nostri due protagonisti. Mi sono piaciuti davvero molto, anche se un appunto lo devo fare. Accetto come verosimili molte situazioni nei libri: accetto persone che usano la magia, persone che spiccano il volo, persone che camminano sui muri, ma questi due che hanno sempre la risposta sarcastica pronta, no. Insomma, nemmeno io che sono costituita per il 70% di sarcasmo ci riesco, com’è possibile che loro sì? No, signori e signore, io non accetto che esistano persone più simpatiche e brillanti di me. E no, non mi interessa che si tratti di personaggi fittizi.
Stando nell’ambito del sarcasmo, di cui questo libro è pregno, c’è un altro elemento che mi ha piacevolmente colpito, ovvero lo schernire le tipiche frasi a effetto dei romanzi rosa: come per esempio “io e te tre metri sopra il cielo”, oppure “io non faccio l’amore, io scopo forte”. E la domanda che si pongono i due protagonisti e che io pongo a voi è se sia davvero possibile che nel corso dell’atto sessuale o durante un limone, a una delle due persone coinvolte passi per la testa di uscirsene in questo modo senza che partano in sottofondo le risate pre registrate delle commedie degli anni 90.
In conclusione dunque non mi sono pentita di aver letto questo libro, ed è già una gran cosa, e mi è addirittura piaciuto. Certo, non apparirà nella mia top 5 dei libri preferiti, e nemmeno nella top 10, però se vi piacciono i libri scorrevoli e abbastanza leggeri ve lo consiglio assolutamente. Insomma, qui c’è addirittura una trama.
Per chi invece l’ha già letto cosa ne pensate? E’ il primo libro della Hoover che leggo, voi ne avete letti altri? Quali?

A presto,
Frè.

6 commenti:

  1. Ma io ti adoro! Ma dove sei stata per tutto questo tempo, dove!?
    Neanch'io apprezzo molto i personaggi stereotipati con le loro storie tutte uguali e se c'è di mezzo una malattia di mezzo inizio a storcere il naso e inizio a lamentarmi! Va bene per un libro o due, ma sempre?!!? E basta!
    Comunque sono felice che questo libro ti sia piaciuto! :)

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  2. Grazie infinite, detto da te il cui blog seguo e amo è tantissimo!
    Infatti, ultimamente va un sacco di moda il parlare di malattie più o meno gravi e a una certa anche basta ecco.

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  3. Ciao Giulia! Bellissima la tua recensione!
    Sono contenta che il libro ti sia piaciuto. Io in genere adoro i libri della Hoover, con questo però ho avuto qualche sorpresina non troppo gradita.
    Ben e Fallon sono stupendi, soprattutto lui che, per buona parte del libro, mi ha fatto ridere come una matta.

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    1. Ciao! Grazie mille, sono davvero felice ti sia piaciuta.
      Non troppo gradita in che senso? Gli altri suoi libri sono diversi?

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  4. Anche io come te ero molto scettica sulla lettura di questo mese, ma alla fine mi ha conquistata e per essere un romanzo d'amore direi che è un mega passo avanti..forse sto diventando grande, chissà! Comunque, ho adorato la tua recensione, metto subito il follow perchè sei fantastica!

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    1. Ma grazie infinite!
      Infatti, è una storia tenera ma non troppo sdolcinata quindi è molto più godibile delle solite.

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