sabato 18 marzo 2017

Gruppo di lettura "Scarlet" di Marissa Meyer



Ciao amici e amiche, eccoci giunti alla mia tappa di questo secondo blogtour de “Cronache Lunari”, la saga di Marissa Meyer.
Il primo blogtour è stato sul primo libro della saga: “Cinder” qui la mia tappa, mentre questo riguarda il secondo libro della saga (sorprendente vero?): “Scarlet”.



Ecco a voi le tappe precedenti della rilettura di Scarlet:
 
Io, invece, ho il compito di raccontarvi i capitoli che vanno dal diciassettesimo al ventesimo.
Buona lettura.

All’inizio del diciassettesimo capitolo troviamo Scarlet e Wolf su un treno per Parigi. In particolare la ragazza sta percorrendo il treno alla ricerca del vagone ristorante. Come tutti i treni che si rispettino, il personale è educato e simpatico come gli auguri di Buon Lavoro nel giorno dell’Epifania. Il barista ha, infatti, proprio le balle sfracellate di essere lì e non lo nasconde. Scarlet, temeraria, riesce comunque a fare la sua ordinazione e nel frattempo si mette al computer per fare una ricerca molto normale e per niente particolare: cerca infatti informazioni sull’ordine dei predatori, ovvero un ordine di gente pericolosissima, conosciuta anche come “i lupi”, che ammazza gente a caso. Durante questa ricerca, tutti i risultati che escono sono inerenti a band e cantanti. Ora, lungi da me criticare i gusti musicali altrui, o le band in sé, ma chiamarsi “Lupi Gang di strada” o “Lupi Vigilanti” non mi pare una grande garanzia di band seria. Insomma, nomi di questo tipo solo se sei la band di Simon Lewis di Shadowhunters, altrimenti sembri solo un’idiota. Questo però è solo l’inizio del disagio che porta con sé Scarlet. Figlia mia, stai facendo una ricerca su una band segretissima che ti vuole ammazzare la famiglia a mani nude. Si tratta di gente super pericolosissima che già solo quando li nomini vedi attorno a te che la gente scappa e urla “ I BAMBINIIII NESSUNO PENSA AI BAMBINIIIII???” e tu non è che ti metti a farla di nascosto ma lì, nel bel mezzo di un vagone che ci manca solo usi come termini di ricerca “Ordine dei predatori: come si ammazzano?”.
Ovviamente quindi, mentre lei è intenta a fare questi ricerca, senza che se ne accorga, si avvicina un uomo che si mette a leggere lo schermo del suo computer. Da qui in poi il dubbio che Scarlet sia un po’ rincoglionita, trova conferma. L’uomo le fa capire che l’ha sgamata in bomba riguardo la sua ricerca, e le fa capire di essere interessato alla tematica. E già qui una persona normale se ne va, ma lei no, non ci sta, imperterrita continua a parlarci. Dopo tutta una conversazione su questo argomento, dopo che lei gli rivela dove sta andando e ci mancava poco gli desse anche il pin del suo bancomat, si rende conto di una cosa: di essere scema? No, signori e signore, che questo uomo ha delle unghie limate a punta, simili a degli artigli. Ammetto che io mi sono laureata qualche mese fa, quindi magari sono ancora mentalmente fresca, ma amore della zia, se un tizio ti fa delle domande quando vede che stai cercando cose su un’organizzazione super segretissima su gente legata a dei lupi e vedi che ha le unghie appuntite, un attimo il tuo cervello dovrebbe connettersi e arrivarci. Ma lei niente. O meglio, dopo quest’ultima osservazione si sente un po’ a disagio, ma il click mentale per fare il passo successivo mica lo fa. 

Nel diciottesimo capitolo vediamo Scarlet che continua il suo pellegrinaggio nel treno, questa volta però per tornare nello scompartimento di Wolf.Qui finalmente il libro ci fa sentire un po’ a casa. Il treno infatti annuncia un ritardo. Puoi scappare da Trenitalia, ma Trenitalia non scapperà mai da te. La causa di questo ritardo però, a differenza della compagnia italiana che solitamente ha motivazioni del tipo: “Una famiglia di lumache sta attraversando i binari, dobbiamo dunque fermarci per farli passare, ci scusiamo per il disagio” è che a quanto pare è ricomparsa la letumosi. Un androide infatti entra nel vagone per eseguire le analisi ai due. Treno in quarantena, tutto chiuso e bloccato, fermi fino a data da destinarsi. Così, siccome Scarlet inizia a essere pesante perché “oddio la grand mere come faremo oddio”. Wolf le propone di lanciarsi dal treno in corsa. La spavalda risponde che: certo è una grande ideona questa, io sono abituata a saltare dai granai quindi sono bravissima in queste cose eheheheh bravooo perfettissimo. Beh certo, buttarsi da un treno in corsa e saltare da un granaio proprio due cose similari. Dopo questa risposta credo che Wolf abbia avuto la tentazione di buttarla direttamente sotto il treno urlandole “E’ come saltare da un granaio eeeehhhh????”, ma essendo più di buon cuore di me, se la carica sulle spalle mentre le fa pat pat sulla testina perché essere intelligente non sarà mai il mestiere di questa ragazza. 

Nel diciannovesimo capitolo torniamo a bombazza nella vicenda di Cinder/Thorne/Iko. Dopo aver messo il chip indentificativo di Iko nella navicella e quindi averla riportata in vita, quest’ultima è tornata il grillo parlante della situazione. Non è che mi stia antipatica eh, però è un po’ come il rapporto che abbiamo con la voce del navigatore: siamo grati che ci aiuti, ma in alcuni momenti la voglia di scassinarlo e buttarlo dal finestrino così da non sentirlo più parlare si fa sentire pesantemente. E Iko uguale. Ha sempre risposte utili, ma già me la immagino che le dice con una vocina fastidiosissima di una macchina che se la crede sempre un po’ di più degli essere umani.
Il perno della discussione tra i tre in questo caso è la probabilità di essere rilevati dai radar terrestri a causa della navicella nella quale stanno girando. Alla fine però, sorpresa delle sorprese, l’imput per la soluzione lo trova Cinder. Si ricorda, infatti, che il Dottor Erland le aveva detto che molti lunari riescono in qualche modo a nascondere le loro navicelle e ad arrivare così sulla terra. Al che Thorne le risponde come credo chiunque farebbe: “Sei una lunare svegliaaaaaaa, vai a imparare come si fa che o lo impari o qui si muoreee. Dai che così risolviamo la questione e ce ripigliamm tutt o ch’ell che è nuostttt”. Ma volete che sia così semplice? Poveri/e figli/e dell’estate. Voi già credevate che dopo questa frase Cinder si sarebbe messa in una stanza a fare “Fesmatos” come una Bonnie Bennet di Mystic Falls qualunque, e invece no. Prima deve esserci chiaramente la scenetta, detta anche “No, sono a dieta”.
“Vuoi la pizza stasera?” “No, sono a dieta”, detto mentre si sta chiamando la pizzeria. E lei stessa cosa. No, non voglio usare il potere Lunare perché non voglio essere come la brutta Levana, io sono brava bambina gne gne gne, e intanto si esercita a usarlo. Cinder non ci freghi.
Infatti, nascondere la navicella è l’unico modo per atterrare sulla terra senza essere arrestati nell’esatto momento dell’arrivo. Lo sa anche Cinder che mentre fa la scenetta del potere lunare sì/ potere lunare no che neanche fosse Sailor Moon, decide con Thorne dove atterrare. Il dubbio è tra l’Africa e l’Europa. (Si capisce che la persona che ha scritto il libro è un’americana. Non parla infatti di stati precisi, ma Africa ed Europa. A quanto pare, secondo lei, questi due continenti sono così. “We wuagliù andiamo a bere un caffè?” “ E certo, ma andiamo da qualche parte di piccolo così ci troviamo facilmente” “Chiaro, che ne dici se ci troviamo nel continente africano?” “Ma che ideona. E’ proprio un’indicazione precisissima, perfetto allora, ci rivediamo nella prossima vita quando ci riusciremo a trovare.”) Tra i due, alla fine ne esce vittoriosa l’Europa, perché se andassero in Africa il Dottor Erland (che Cinder è convinta di trovare in quattro e quattr’otto) la metterebbe sotto per sconfiggere la cattivissima Levana, ma lei che è ancora nel mood di “coca e mignotte tutta la notte” vuole continuare a rilassarsi e a far bordello, altrochè rischiare la sua vita in una guerra contro la Regina.

Infine, nel ventesimo capitolo, ritroviamo Scarlet e Wolf. I nostri due eroi si sono appena lanciati dal treno in corsa e, senza chiaramente nemmeno un graffio, si stanno incamminando alla ricerca di un altro treno in cui risaltare per continuare il tragitto. Non siate preoccupati che tanto c’è “Scarlet salto dai granai” quindi sono in una botte di ferro. Se sai saltare in campagna, puoi anche lanciarti da un aereo senza paracadute, tanto sei la massima esperta in salti pazzi. I due amici però non sono soli, ad accompagnarli troviamo degli ululati. Lupi che non vedono l’ora di mangiarsi Wolf, Scarlet e pure la sua spocchia da campagnola.
Durante il pellegrinaggio Scarlet fortunatamente continua a deliziarci con le sue perle. Una in particolare che mannaggiaalclero Scarlet quanto sei rincoglionita. Parlando con Wolf infatti, si rende conto che all’interno della bocca di quest’ultimo c’è qualcosa di strano. A un’analisi più attenta realizza che quella cosa sono dei denti da lupo. Dopo questa scoperta lui è visibilmente a disagio tanto da non riuscire a dire nulla per giustificarsi, ma non vi preoccupate amici e amiche ci pensa la nostra Marie Curie a offrire una soluzione al problema.  


“- Qualche altra stranezza di cui dovrei sapere?  Una coda, forse?-
Finalmente lui incrociò il suo sguardo, rosso per l’offesa finchè non vide che lei gli sorrideva.
-          Sto scherzando - gli disse, offrendogli un sorriso di scuse, - Sono solo denti. Almeno non li hai impiantati sulla testa come quel tizio ai combattimenti-".


Tarallucci e vino e amici come prima.
Ma stai scherzando???? Ma ce la fai???? Insomma, una scena tipo: “Ho ammazzato una famiglia” Eh vabbè almeno non li hai ammazzati col gas tossico come quel tizio nazista.”
Ma sarai cretina pesante.
Dopo questa scoperta che Scarlet ha vissuto con estrema noncuranza, si incamminano verso un lago in cui, poiché Scarlet si era mangiata tutto il cibo dato che lei “Non sapeva contassero solo sulle sue scorte”, Wolf si mette a catturare anatre, dimostrando di essere un grande esperto nella caccia a mani nude, ma lei ormai innamorata persa continua a vedere questi elementi della sua personalità come qualcosa di normale e anzi direi pure un po’ sexy. Da questo gesto romantico inizia una conversazione cuore a cuore in cui lei racconta a Wolf del rapporto con la nonna e lui di quello con i suoi genitori e la sua famiglia. Sul più bello, però succede qualcosa: si sentono dei rumori e cosa saranno mai? Ma certo, dal nulla appare Ran, il tipo che Scarlet aveva incontrato nel vagone ristorante. Cos’è andato a fare lì? Seguite la prossima tappa per scoprirlo.
E qual è dunque la morale di questo capitolo? Ci sono due cose infinite: l’universo e la stupidità di Scarlet, ma sulla prima ho ancora dei dubbi.
Ecco il calendario per seguire la prossima tappa,
a presto.
Frè. 


10 commenti:

  1. Accipicchia. Scarlet non ti piace proprio, eh? Che non arrivi a capire cose che al lettore sono ovvie a me sembra normale: un po' perché già in Cinder non c'è un uso sopraffino della suspense e un po' perché le protagoniste non ci arrivano quasi mai. Sarà che se non ti trovi nella situazione sei più lucido?
    Certo non è così normale che spiattelli tutto al primo che passa, soprattutto data la strana sensazione che le suscita. Ma vabbè, anche dopo continua a negare l'ovvio e credo che sia decisamente voluto, un trucchetto dell'autrice per lasciarci credere di aver capito tutto, non come la sprovveduta Scarlet.


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    1. Scusami il ritardo!
      Sì può essere assolutamente quella la scelta dell'autrice. Per me una scelta discutibile ma ognuno fa la sua: lei quella, io di criticargliela. Uno a uno, palla al centro ora ahahah

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  2. Concordo su Scarlet, non mi riesce proprio di apprezzarla. Il tuo post è troppo divertente: Puoi scappare da Trenitalia, ma Trenitalia non scapperà mai da te... ahahahha e sai mica come sta la famiglia di lumache?

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    1. Scusami il ritardo!
      Grazie mille ahahah non lo so, non ho più avuto loro notizie. Mi devo assoliutamente informare però!

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  3. anche io non sono proprio una fan di Scarlet,anche se rileggendo un pochino l'ho rivalutata

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    1. Allora magari quando lo farò vedrò se succederà anche a me!

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  4. Accidenti come hai distrutto Scarlet!!! E' vero che in alcuni momenti è un po' ingenuotta ma povera dai...sta cercando disperatamente la nonna, è sotto choc, è normale che non connetta sempre bene.

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    1. Non so, perchè alterna momenti di stupidità livello Liars dii Pretty little liars ( non so se lo hai mai visto) a momenti - brevi - di furbate. Nel complesso quindi non la vedo sotto choc, ma proprio estremamente ingenua e svampita ahahah

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  5. Bellissima tappa, mi hai fatto morire dalle risate con la battuta su trenitalia XD è vero che Scarlet è ingenua ma... non è questo suo aspetto che mi ha dato più fastidio quanto, è il suo buttarsi nelle cose senza riflettere.

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    1. Grazie mille! Gli aspetti che hanno dato fastidio a me di lei sono molteplici, quindi inserisco assolutamente anche questo ahahah

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