Se c’è una cosa che mi piace molto fare è dare pareri non
richiesti. In questo modo, infatti, non devo aspettare che una persona me li
venga a chiedere, ma semplicemente mi avvicino e inizio a darli. Un po’ come
fanno gli anziani davanti ai cantieri. Nessuna cultura riguardo la tematica, ma
esprimo la mia idea in modo convinto o, nel caso noti che le persone non
vogliono io parli, inizio a scuotere la testa a ogni loro mossa/affermazione,
finché stremati dal mio borbottare mi chiedono udienza.
In questo blog, che non
a caso è il mio, voglio fare lo stesso.
Se
leggere molti libri ha fatto sì che mi autodichiarassi la massima esperta
italiana in materia, non vedo come provare molti prodotti per il corpo non
possa darmi il diritto di aggiungere dermatologa nel mio cv.
In questo post ho dunque deciso di parlare di due dei miei
prodotti per il viso preferiti del mese.
Ci tengo a specificare che uso solo roba che sia
contemporaneamente bio, vegan, cruelty free, e altri aggettivi a caso che a noi hipster
piacciono tanto, quindi la mia cultura in materia è limitata ai brand che adottano questa filosofia.
(Non devo esplicitare che questi prodotti li ho comprati io e
nessuno mi ha regalato nulla, nè mi ha chiesto di parlarne, no? Mi sembra palese che non mi caga nessuno,
giusto?)
Il primo prodotto è la maschera Sebo Normalizzante –
Alkemilla. Pagata ben 2,30€
Inizialmente con
questa maschera ero molto titubante. Ho una pelle mista molto delicata, avevo
dunque timore che una maschera per pelli grasse mi creasse problemi. Spesso,
infatti, anche prodotti che come unico ingrediente hanno le lacrime degli
angeli mi hanno provocato irritazione. Vi chiederete quindi: e perché per Dio
hai deciso di comprarla? L’ho fatto perché Alkemilla è un marchio con cui mi
trovo molto bene e se devo rischiare la sorte preferisco farlo con lei. La
prima volta, ovviamente, l’ho provata una sera in cui sapevo il giorno dopo non
avrei dovuto fare nulla, così qualora mi fossi svegliata con le sembianze di
Valeria Marini dopo una seduta di botox, non avrei spaventato nessuno. Il
giorno dopo, invece, non solo non mi sono svegliata con nessuna irritazione,
ma avevo addirittura una pelle liscia che neanche uno Sphynx. (allego diapositiva).
E’ vero che io di
base non ho una pelle problematica, infatti preferisco usare le maschere per le
impurità, anziché le creme che sono generalmente troppo invasive per me, però i
risultati li ho notati sin da subito cosa che non accade molto spesso! Se avete
quindi una pelle mista che a volte presenta qualche impurità vi consiglio assolutamente
questo acquisto.
Il secondo è invece il BePure Struccatutto di Diego Dalla Palma. Questo costa 23,50€ infatti lo prendo nei momenti di maggiore riccanza.
La ricerca della felicità e dello struccante perfetto sono
delle cose che sto portando avanti giù da un po’. E se la seconda forse l’ho
conclusa, la prima manco per il cazzo la sto ancora proseguendo. Gli
struccanti che utilizzavo avevano due caratteristiche: o mi lasciavano con una
faccia che mi portava in un viaggio dei ricordi della me emo del liceo, o mi
bruciavano così tanto gli occhi da farmi essere cieca per la mezz’ora successiva.
Va da sé, quindi, che non potevo continuare in questo modo. Ho così deciso di
dedicare le mie giornate a questa ricerca, avendo accantonato quella della
felicità. Nessun prodotto mi soddisfaceva a pieno finché, stremata, ho deciso
di provare quello di Diego Dalla Palma di cui avevo sentito parlare. Da quel
momento uso solo quello. Ha una base molto oliosa quindi, oltre a struccare,
idrata la pelle. E toglie davvero tutto il trucco, anche il mascara waterproof
che solitamente per togliere dovevo meticolosamente staccarmi le mie ciglia una
a una altrimenti non se ne parlava.
Se siete quindi nella mia stessa barca della disperazione
mascara, vi consiglio assolutamente di fare un tentativo con questo.
Quali sono invece i vostri prodotti beauty preferiti del
mese? O dell’anno? Conoscete correttori che coprano davvero le occhiaie o sono
delle leggende metropolitane? La ricerca del mascara perfetto non è essa stessa
la ricerca stessa? Stessa?
A presto,
Frè.
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